domenica 23 agosto 2015

Grande Fermeda, Spigolo (III-IV)

La settimana di Ferragosto ha regalato svariati giorni di bel tempo, ne abbiamo ovviamente approfittato anche noi passando qualche giorno in Dolomiti. Questa però sarà l'unica avventura che valga la pena essere raccontata. Non salire la Grande Fermeda avendo già scalato la "piccola" era un pò lasciare le cose a metà per questo optiamo per questa via. Via che non presenta difficoltà di rilievo, solo qualcosa di 4° grado, il resto su difficoltà più basse, ma comunque: via di ricerca, in ambiente e lunga, più di 600m di sviluppo e un rientro ricco di calate in corda doppia. Riporto solo alcune impressioni: la parte bassa è un rigoglioso giardino botanico ma più comodo dello stesso affrontato sulla piccola Fermeda, la roccia è quasi ovunque buona o ottima. Siamo molto speranzosi di stare nei tempi indicati anche se il grosso interrogativo sarà la lunghezza della via: riusciremo a tenere un buon ritmo oppure prima o poi la nostra condizione calerà? Del resto io con questa arrampicata sto affrontando la via più lunga che ho mai arrampicato...quindi parto molto ottimista ma con qualche punto interrogativo. Alla fine finirà così: dopo 400m fatti bene, con un buon ritmo iniziamo a pagare la stanchezza, siamo al sole da tante ore, le ore centrali avendo potuto attaccare solo alle 10.00, i piedi dopo 2/3 della via chiedono pietà. Io non riesco quasi più a stare sulle punte. Va a finire che rallentiamo. L'arrampicata si può dividere in due sezioni, quella iniziale dopo i verdi che risale ora di quà ora di là dello spigolo che non si presenta infatti ancora ben definito fino ad una grande forcella e la parte alta che dalla forcella attacca lo spigolo ora ben definito, con il tiro chiave e altri 3 tiri lunghi sullo spigolo stesso, poi un'antipatico tiro a traversare in orizzontale e a scendere a destra dello spigolo, prima di affrontare l'ultimo balzo per la vetta. La forcella grande è per altro ben visibile anche dai prati del Col Raiser, si risale con lo sguardo il marcato spigolo fino ad intercettare un'evidente forcella, da lì in poi o spigolo vrticalizza. Il tiro chiave ce lo siamo diviso metà: prima Andrea a cui avevo lasciato l'onore: vero sarebbe toccato a me, ma alla luce della stanchezza ho avuto un momento di debolezza, salvo poi riprendendo da primo il tiro dalla metà in poi, così mi sono "rifatto" per così dire. Certo non c'è da andare fieri di trovare difficoltà mentale a salire un 4° grado, però devo fare i conti con il non aver mai arrampicato con costanza da quando ho lasciato la Germania.
Dove eravamo rimasti? Sì poco prima della cima si incontra una targa, da qui inizia anche la pista di doppie che si svolgono sul lato Nord-Est e che portano sulla Gola Est della Grande Fermeda. Sono quasi le 18.00, gli ultimi 200m di via siamo stati lenti e ora è relativamente tardi, purtroppo anche prendendo la prima funivia non siamo arrivati all'attacco prima delle 10.00. Ci fermiamo in cima il tempo esatto per un sorso di acqua e per mettere le scarpe da avvicinamento, con i piedi (di entrambi) che ringraziano. Le doppie sono tutte relativamente corte anche se sulla penultima calata da 25m non abbiamo trovato l'ancoraggio, per questo motivo unendo le due corde ci siamo riusciti a calare quasi fino in fondo alla gola su terreno facile. Poi giù nella gola per sfasciumi e balzi rocciosi, qui ci si cala ancora per 4 brevi volte su altrettanti salti rocciosi prima di uscire sui prati. Per fortuna con le doppie teniamo un buon ritmo e usciamo dalla gola verso le 19.30. Da qui a passo spedito e a tratti correndo rientriamo alla macchina a valle.
Gran bella via su una gran bella montagna in un posto veramente magico. Speriamo solo prima della fine dell'estate di riuscire a fare ancora qualcosa, magari meglio, magari con un pò di grado in più. Staremo a vedere!